da il Bureau
da il Bureau
C’è più distanza tra una cena elegante e uno spettacolo di burlesque, che tra quest’ultimo e un po’ di dolce su e giù? Col passare dei mesi Berlusconi potrebbe sostenere, in un crescendo wagneriano, che ad Arcore si sia trattato di:
– un po’ di palpeggiamenti, in un clima di assoluta sobrietà
– una relazione amorosa sì, ma pudica e compassata
– del sesso allegro tra pochi amici
– un’orgia goliardica ma ordinata
– uno smaialeggiamento festoso, condito da travestimenti, statuette di priapo, rapporti multipli, iniezioni, bunga bunga, file fuori dalla camera da letto o dalla vasca da bagno, bondage, fisting, animali da compagnia e acrobati del circo
E poi finalmente dire la verità…
Tra un giudice che si fa pagare in prostitue (unità monetaria di difficile quantificazione) e un ex presidente del Fondo Monetario Internazionale, che parla delle donne che si porta a letto (certo non gratis) come “materiale”, più che della monetizzazione del lavoro forse sarebbe il caso di preoccuparsi di quella del corpo femminile. Siamo passati dal pagare 20 cammelli per comprare una donna, a pagare 20 donne per comprare un giudice.
In base agli ultimi rumors del Palazzo, pare che si vogliano ridurre i deputati da 630 a 500, e i senatori da 315 a 250. Non è esattamente quel taglio drastico che molti avevano auspicato. Il totale scenderebbe così da 945 a 750. Considerando quanto è difficile prendere questo tipo di decisioni (visto che chi le prende, per una volta, coincide perfettamente con chi le subisce) bisognerebbe fare pressione perché la soglia scendesse a 500, o anche meno.
Con tutto che se gli eletti fossero dal primo all’ultimo degni di governare uno Stato, si potrebbero anche raddoppiare. Il problema è che, vista la scadente qualità della materia prima, meno ce ne sono meglio è.